Progettano la soppressione di Gesù

Leggiamo Mc 3,1-6. Quest’ultima controversia non si sofferma sul miracolo, ma sulla questione: se è lecito o no rompere il riposo sabatico per curare un malato. Termina col consiglio che farisei e erodiani prendono di sopprimere Gesù. E’ il primo bagliore sinistro del Calvario!

1. I nemici spiano Gesù per accusarlo. «Entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, 2e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo» (Mc 3,1-2 ).
Gesù entra «di nuovo nella sinagoga». Anche se non vien detto esplicitamente, si tratta della sinagoga di Cafarnao, come fa supporre quel «di nuovo» che rimanda alla prima entrata già raccontata (1,21): vi aveva insegnato «come uno che ha autorità, e non come gli scribi» (1,22) e dove la folla era rimasta entusiasta del suo insegnamento: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità… 28La sua fama si diffuse subito dovunque…» (1,27,28).
In questo entrare «di nuovo» Gesù entra con sé il corteggio dei primi discepoli che aveva chiamati e che qui non sono ricordati. Vi trova un uomo con una mano paralizzata, cioè che si era seccata (exeraménen / xeràinô), quindi non per nascita, ma forse per paralisi. Purtroppo, vi sono anche alcuni che lo spiano, cioè i farisei del brano precedente; lo fanno con lo scopo di controllare se Gesù guarisce il paralizzato «in giorno di sabato» per formulare un preciso capo di accusa, quello di trasgressore del riposo sabatico, che comportava la pena di morte: «14Osserverete dunque il sabato, perché per voi è santo. Chi lo profanerà sia messo a morte; chiunque in quel giorno farà qualche lavoro, sia eliminato dal suo popolo» (Es 31,14); «Chiunque in quel giorno farà qualche lavoro sarà messo a morte» (Es 35,2).

2. Di sabato, è lecito fare il bene? – « 3Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: “Àlzati, vieni qui in mezzo!”. 4Poi domandò loro: “È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?”» (Mc 3,3-4)

In un clima così arroventato e sinistro è Gesù che prende decisamente l’iniziativa: «Àlzati, vieni qui in mezzo!», mettendo così quasi in mostra la sofferenza di quell’individuo. Vuole scuotere gli avversari; aiutarli a riflettere che il sabato è fatto per l’uomo e che l’uomo non è fatto per il sabato..
«È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male? È una formulazione di principio generale che dilata il caso concreto. Gesù associa il sabato alla liceità di fare il bene, di non lasciare nella sofferenza una persona neppure un momento di più. In Matteo Gesù tocca il loro comportamento: « Chi di voi, se possiede una pecora e questa, in giorno di sabato, cade in un fosso, non l’afferra e la tira fuori? 12Ora, un uomo vale ben più di una pecora! Perciò è lecito in giorno di sabato fare del bene. » (Mt 12,10-12)
«Salvare una vita o ucciderla?». Si può quasi sintonizzare il principio con quanto stiamo per leggere e comprenderlo così: «fare il bene» da parte mia, guarendolo; «fare del male» da parte vostra, sopprimendomi, Sarebbe una sferzante ironia!

3. Pur rattristato per la loro ostinazione compie il miracolo. «Ma essi tacevano. 5E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita» (Mc 3,4b-5).

Il silenzio qui è segno di ostinazione, è il rifiuto di scendere al dialogo. Il che ferisce il cuore di Cristo: li guarda «tutt’intorno con indignazione» (cf lo sguardo di Gesù); lo rattrista per la loro ostinazione che rifiuta ogni rapporto (durezza dei loro cuori). Non può fare altro che compiere il miracolo dimostrativo

4. Il consiglio per sopprimere Gesù. – «E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire» (Mc 3,6).

Ci viene indicato chi erano quelli che avevano teso la trappola a Gesù, cioè i farisei e gli erodiani. Questi ultimi erano dei simpatizzanti della famiglia erodiana e – verso l’anno 30 – propriamente di Erode Antipa, sovrano di Gesù. in Galilea, che non era provincia romana. Quindi aveva il potere di condannare a morte (fece giustiziare Giovanni Battista: 6,16). Farisei e erodiani ricompariranno durante la Settimana Santa e ancora con lo stesso progetta omicida. In 3,6 Marco ha anticipato, e di molto, il loro tentativo per mettere la vita di Gesù sotto il segno della sua croce di salvezza.

Conclusione. Le cinque controversie hanno dato a Gesù l’occasione di presentare la sua personalità sovrumana, ma hanno accresciuto l’odio contro di lui. Sarà costretto a mettersi da parte. Da parte nostra apriamo ancor più il nostro cuore per accoglierlo. «Marana tha», Signore nostro, vieni! (1Cor 16,22).

P. Giuseppe Crocetti sss